lunedì 27 agosto 2012

Che silenzio!

Si, miei cari amici, mi devo scusare con voi per il silenzio di questo mese di Agosto.
E' che stanno succedendo un po' di cose nel settore dell'editoria hi-fi iitaliana. Non posso anticiparvi nulla, i giochi sono ancora parzialmente da fare ma credo proprio vi sarà una specie di piccola rivoluzione. Forse neanche tanto piccola. Praticamente è la classica calma che precede una tempesta. Se poi questa passerà sulle nostre teste senza scatenare la furia degli elementi, è cosa che verificheremo a breve. Al Top Audio si scopriranno alcune carte. Altre carte, forse, anche prima. L'unica cosa che vi prometto è che non vi annoierete ed avrete/avremo da discuterne di persona, sui forum, sui social network.
Per quanto mi riguarda, non sono stato con le mani in mano ed ho buttato giù un "progettino" piuttosto ambizioso. Anche in questo caso, vi chiedo un po' di pazienza perchè devo finire di mettere a punto un paio di particolari che non dipendono da me solo. Ci sono troppe cose in movimento ed alcune opportunità da cogliere.
Speriamo che da tutto ciò nascano o si sviluppino realtà più consone al mercato ed alle tendenze attuali, che il tempo di "svecchiare" la stampa di settore è giunto.

A presto. Molto presto.
Angelo Jasparro

sabato 4 agosto 2012

LES CORNETS NOIRS e il tardo rinascimento ieri, a Milano


Nel ciclo di concerti Milano ArteMusica, ieri sera era previsto il concerto del gruppo svizzero Ensemble Les Cornets Noirs. In programma musiche del tardo rinascimento e del primo barocco raggruppate in un concerto a nome Echo e Risposta.

Il gruppo è composto da due cornetti, una dulciana, un trombone, due violini e due organi. La chiesa di Santa Maria della Passione, in Milano, si presta benissimo a questi repertori posto che ha due cori, ovvero due organi contrapposti che nascono proprio per quei concerti detti "a due cori" ove i due strumenti giocano tra loro, "rispondendosi".

L'Ensemble Les Cornets Noirs era quindi diviso in due gruppi, uno alla destra e uno alla sinistra dell'altare e il gioco era proprio quello di proporre le frasi musicali a turno, prima il gruppo a destra e poi quello di sinistra,  con l'aggiunta dell'eco, ovvero dello strumento che risponde che suona piano e spostato all'indietro, così da far apparire il suono come proveniente da lontano.

Il programma comprendeva parecchi autori: Becker, Trofeoz, da Viadana, Re, Marini, Scheidt, Castello, Corradini, Gussago, Rossi e Staden.

Il cuore del concerto era ovviamente il suono del Cornetto, strumento antico popolarissimo fino a tutto il barrocco e poi caduto in disuso; un legno dal suono mordibo eppure potente, agile ma anche suadente e ieri ce n'erano ben due, suonati entrambi benissimo, senza quei problemi che caratterizzavano i primi tentativi d'uso di quello strumento da parte dei primi gruppi specializzati, o filologici, come accadde ad un concerto dell'Early Music Consort diretto dal troppo prematuramente scomparto David Munrow; in quel caso i suoni frono poco piacevoli con anche parecchie stonature, stonature che ieri sono state completamente assenti.

Com'è stato il concerto? Bellissimo. Prima di tutto gli strumentisti parevano i primi a divertirsi. Mai visto tanto sorriso da parte di strumentisti evidentemente consci della propria bravura e felici di suonare quella musica tanto affascinante.

Loro sono bravissimi, si muovono molto e con gesti ampi per "darsi il tempo" tenendo conto della grande distanza fisica che c'è tra un coro e l'altro, ma malgrado questi movimenti ampi non c'è mai stato nessuno scoordinamento ed anzi tutto è filato liscio per tutta l'ora e venti della durata del concerto. La musica è da ingordigia; bellissimi i brani, belle le "invenzioni" dei compositori, splendido l'impasto timbrico.

Il concerto di ieri è  contenuto in un SACD con lo stesso titolo del concerto, proposto dall'etichetta Audite che in parte ripropone quanto ascoltato ieri, fatto salvo che una chiesa resta una chiesa e un impianto hi-fi in una casa resta un impianto hi-fi in una casa: a casa resta la bellezza, ma manca un po' di emozione.

Ovviamente il costo era il solito di 10 €; spesi benissimo anche in questo caso.

Entusiasmo del pubblico e bis, con anche la discesa avanti al pubblico del gruppo per un sentito ringraziamento reciproco.


Un  saluto
Domenico


mercoledì 1 agosto 2012

Il Flauto barocco a Milano; Ensemble Estro Cromatico

Ieri sera, nella chiesa di San Bernardino alle Monache, in Milano, si è tenuto il concerto del gruppo strumentale dell'Ensemble Estro Cromatico.

In programma sonate in trio e musiche per flauto e b.c. di Arcangelo Corelli, G.F. Haendel, G.P. Telemann e di Francesco Maria Veracini, oltre alla toccata, eseguita al clavicembalo solo, BWV 916 di Johann Sebastian Bach.

Che dire? Che siano bravi è poco. Non un attacco fuori tempo, un gioco d'insieme di grande livello, a volte spettacolari i tempi tenuti, tempi che apparentemente sembravano avvantaggiare il bravo flautista, ma che in realtà, ad orecchie più attente, rendevano evidente il lavoro d'insieme proprio nel basso continuo, con la violoncellista sempre perfettamente in tempo e chiarissima nel fraseggio; non che il cembalista fosse da meno.

Molto elegante l'esecuzione della toccata tripartita di Bach: gusto per la scelta dei pur minimi "rubato" e una diteggiatura chiarissima che ha reso ancor più evidente l'inventiva bachiana.

Riconfermo, se mai ce ne fosse bisogno (e la chiesa stipata di ieri sera lo dimostra) che i concerti di Milano ArteMusica sono veramente degni della massima attenzione, ancor più considerando i 10 € necessari per accedervi.

Chiusura con applausi fragorosi per un gruppo giovanile ma ormai maturo, con anche la concessione entusiastica - da parte del gruppo, forse sorpreso da tanto (giustificato) calore - di due bis.

Grande musica, con un grande gruppo.

E venerdì si ripete con musiche per cornetto, con il gruppo Les Cornets Noirs in Santa Maria della Passione ove probabilmente i due cornetti sfrutteranno i due cori già presenti per interloquire tra loro e rendere ancora più spettacolare la resa di questo particolare strumento.

Un cordiale saluto
Domenico